Costruttori di Mondi

cuissineHugo ha scritto: @JD WOLF 

e che caffè di pessima qualità ti era capitato?

café do badil...

Nessuno ha scritto: @JD WOLF se mi chiedessero il perché, darei una badilata sulla schiena, altro che caffè.  

Ho bevuto caffé che lasciavano preferire la badilata
...sarà anche per questo che scrivo.

@Francesco Avella

Hai dimenticato la categoria dello scrittore avulso (in senso lato),

uno scrittore che ha già il libro stampato nella sua testa, con le pagine alla rinfusa. Ogni mattina si sveglia, saluta il leone e la gazzella e sistema al posto giusto una delle pagine. Quando le ha sistemate tutte, non ci pensa più e passa al nuovo,

Se gli chiedono perché scriva, risponderà offrendo una tazza di caffè, tassativamente macchiato e spiegherà perché non è corretto o semplice: la sua testa sarà altrove, il suo cuore a sorseggiare una bevanda calda in compagnia.

Chissà che il Kafka non abbia invece bruciato lui per distrazione, sfortuna nel sistemare in casa. 
Nel mio piccolo, ho un disco masterizzato con su dei miei vecchi scritti. Non riesco più ad aprirlo con niente (risulta vuoto). Se un dì sarò famoso, potrò sempre dire d'aver chiesto di bruciarli (uno dei miei personaggi ricorrenti si chiama L., ci può stare).

Silverwillow ha scritto:


Io alla fauna autoctona insegnerei piuttosto a fare qualche acrobazia divertente, in modo da passare il tempo tra uno scribacchiamento inutile e l'altro

Un modo come un altro per ammazzare il tempo, in attesa di incontrare Venerdì ...possibilmente di Domenica 

Antonella Andreta ha scritto:

Secondo te, un lettore potrebbe desiderare di più, da tre sole righe di testo?

Immagino sia una domanda retorica.

Comunque, mi piace condensare. Volendo entrare in territorio culinario, disidratare: l'acqua calda la può sempre aggiungere il lettore con la fantasia.

Antonella Andreta ha scritto: scrivete per essere letti. Il lettore è implicito in ogni intento di scrittura, esiste già in potenza non appena nasce il desiderio di portare un pensiero fuori dalla mente e di metterlo su carta.

Continuo a pensare che lo scrittore è egocentrico. Io sono egocentrico (allora sono uno scrittore?)
Concordo col voler essere letti, cosa che completa e appaga, ma chi ha la scrittura nel sangue, scrive pure su di un'isola deserta.
Poi, naturalmente, inizierebbe anche ad insegnare a leggere alla fauna autoctona...

bestseller2020 ha scritto: @Nessuno @Antares io a sette anni invece mi inventavo le storie per addormentarmi felice: ero un naufrago che approdava in una isola di sole donne........

A quell'età, ruppi il mio primo specchio: dovetti aspettare fino  ai quattordici per avere il motorino...

Silverwillow ha scritto: E voi perché scrivete? Siete d'accordo con la lista di Levi, o aggiungereste qualcos'altro?

Non mi ritrovo al punto 9.
Per il 7 e l'8, non mi esprimo, lascio fare al buon cuore della provvidenza...

Volendo aggiungere il 10, posso dire che scrivo per buttar giù quello che la mia mente racconta a me. Dove peschi tutte quelle "belle" idee, è per me ancora un mistero, un punto 11 da definire.