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Re: Consigli per un lettore indeciso

Max91 ha scritto: dom gen 17, 2021 8:48 pm "Il sole era bassissimo. Stava sospeso nel cielo, lontano a occidente. Qualcosa mosse il viso di Galadan, uno spasmo di dolore antico, inenarrabile, di cui mai aveva parlato. Lasciò che le mani gli si sollevassero in alto, quasi per volontà propria, e gridò forte:
« Se solo mi avesse amato! Avrei potuto splendere così luminoso!»
Poi si coprì il viso con le mani e pianse per la prima e unica volta in mille anni." <3
Di brani così la trilogia è piena. Come non parlare di quando il piccolo Darien va da suo padre? Quando Paul va sull'Albero? La decisione di Kevin? Del cane che affronta il signore dei lupi perché Paul possa portare a termine la sua scelta (e che ricorda tanto un passo di Il Silmarillion)?
Narrativa che sa di poesia. Poesia che si veste da narrativa.
Fortunatamente Mondadori ha intenzione di ripubblicare questa storia perché l'unica edizione italiana è del 1994 ed è davvero difficile reperirla.

Re: Consigli per un lettore indeciso

Si sveglia da questo sogno incapace di ricordare esattamente che cosa fosse, a parte la nitida sensazione di essersi visto di nuovo bambino. Accarezza la schiena liscia di sua moglie che dorme il suo sonno tiepido e sogna i suoi sogni; pensa che è bello essere bambini, ma è anche bello essere adulti ed essere capaci di riflettere sul mistero dell'infanzia... sulle sue credenze e i suoi desideri. Un giorno ne scriverò, pensa, ma sa che è un proposito della prim'ora, un postumo di sogno. Ma è bello crederlo per un po' nel silenzio pulito del mattino, pensare che l'infanzia ha i propri dolci segreti e conferma la mortalità e che la mortalità definisce coraggio e amore. Pensare che chi ha guardato in avanti deve anche guardare indietro e che ciascuna vita crea la propria imitazione dell'immortalità: una ruota.
O almeno così medita talvolta Bill Denbrough svegliandosi il mattino di buon'ora dopo aver sognato, quando quasi ricorda la sua infanzia e gli amici con cui l'ha vissuta.


Penso che queste siano le parole più adatte per dire che cosa sia It di Stephen King. Dimentichiamoci dei film e di come hanno bistrattato che cosa è il mostro protagonista della storia e invece soffermiamoci su una parte che nelle pellicole non salta fuori manco a precare: l'infanzia con le sue paure, le sue perdite, la capacità di sognare e di avere quelle amicizie che non si riavranno più nella vita.
It è un horror?
Certo.
It fa paura?
Sì.
Ma It commuove anche perché ricorda che siamo stati bambini e tutto quello che è stato perduto crescendo. Di libri così ce ne sono pochi, ma è una fortuna che ci sia stato qualcuno come King che abbia scritto un romanzo del genere.

Re: Consigli per un lettore indeciso

La trilogia di Fionavar di Guy Gavriel Kay. Autore non molto conosciuto in Italia, ma è stato lui che ha aiutato a finire Il Silmarillion di Tolkien. Anche qui epicità ai massimi livelli, ma anche una poetica difficile da trovare nella narrativa e una trama e dei personaggi capaci di strappare un pezzo di cuore. Per chi ama gli intrecci tra mondi diversi, eroi che percorrono le epoche in cerca di espiazione per gli errori commessi, miti che prendono vita (come quelli della caccia selvaggia), questa serie è quella adatta. In tanti anni di letture, è stata l'unica che è riuscita a farmi venire la pelle d'oca (e ancora mi viene quando leggo le parole "Per il Cinghiale Nero! Per l'onore del Cinghiale Nero!").

Re: Consigli per un lettore indeciso

La via dei Re di Brandon Sanderson. Epicità allo stato puro. Siamo di fronte a un’ottima lettura, piena di onore e dignità, elementi molto assenti nel mondo odierno (anzi, ci si domanda se alcune figure sappiano che cosa sia): si respira l'aria di miti cavallereschi, di codici antichi, di grandi battaglie, d'imprese inumane contro forze della natura e forze nemiche soverchianti che un semplice umano da solo non potrebbbe affrotnare. Basta pensare quando Dalinar con la sua Stratopiastra ferma un Abissale o quando Kaladin va a salvare con i suoi pontieri Dalinar e i suoi uomini caduti in una trappola: leggere per credere.

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