La ricerca ha trovato 3 risultati

Torna a “Voi come fate per migliorare?*”

Re: Voi come fate per migliorare?*

Otta ha scritto: Prendiamo la questione del leggere, ad esempio. Io ho sempre letto generi diversi, ma quasi esclusivamente classici, diciamo fino a metà del '900, e su quelli mi sono formata il gusto...
Vedo che su qualche sito parlano di quel tipo di scrittura come ormai passata, che non va neanche guardato perché oggi si scrive diversamente. Sono i siti che promuovono la cosiddetta scrittura immersiva. E va bene, posso anche essere d'accordo, vale in questo campo come in altri campi: bisogna fare le cose come si fanno nel 2022 e non alla maniera del, che so, del 1900. Ok. Ho provato a leggere qualcosa di quel tipo e francamente ci sono testi validi e altri che magari scoppiano di tecnica perfetta ma che non dicono nulla... uno arriva alla fine è dice: "vabbè, perché mi ha raccontato queste cose?". Mancano completamente di contenuto.
Questo per dire che va bene leggere, ma bisogna vedere anche cosa.
Occorre leggere in modo vario, perché c'è sempre qualcosa da imparare, anche da testi scritti male e che non hanno nulla da dire, perché così si sa cosa non si deve scrivere ;) Questo non significa che bisogna ricercare libri del genere: alle volte li si legge perché si crede che siano una cosa e invece è un'altra.
Sui contenuti da scrivere, questo dipende dalla persona. C'è chi dice che bisogna scrivere dell'argomento che va più sul mercato per avere una possibilità di vendere; questo per me va bene se quello che uno vuole scrivere corrisponde con la richiesta del mercato. Non sono uno che segue le mode, ma scrivo se sento che una storia ha qualcosa da dire, non m'importa se non è quella che che va per la maggiore. Lo scrivere è anche una questione di onestà verso se stessi: se un certo tipo di storia non mi prende, è meglio non scriverla, perché rischia di risuonare vuota, falsa, mentre una storia è anche qualcosa di vivo se sa trasmettere emozioni, riflessioni: può essere qualsiasi cosa, purché chi legge la senta.
Sullo stile, occorre trovare quello personale e si può imparare sia dal vecchio sia dal nuovo. S'insegnano tante cose ed è giusto impararle, ma occorre poi anche sapere quali usare: c'è stata la scuola dello "show, don't tell" e seppure giusta, si deve saper scegliere quando mostrare e quando raccontare.
Faccio un esempio. Mi piace il genere fantasy e ho letto un po' di tutto sia autori nuovi sia del passato. Il Signore degli Anelli ha ancora tanto da dire perché l'autore raccontava cose che ha vissuto e che conosceva bene (l'amore per i cavalli, le ferite e gli orrori della guerra, per esempio): questo è qualcosa da cui imparare (scrivere ciò che si sente). Se però volessi scrivere un testo di genere fantasy, come stile m'ispirerei a un autore contemporaneo, tipo Brandon Sanderson.

Torna a “Voi come fate per migliorare?*”