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Re: La cadenza di Tito

(y)
Questo racconto me lo ricordo molto bene dal WD, dove mi aveva favorevolmente colpito per tanti motivi, @Alberto Tosciri
In primis, la tua maestria nel riprodurre con verosimiglianza l'atmosfera, le usanze (la posca acidula da bere, le foglie di cavolo sotto l'elmo contro il mal di testa), il nome della legione, i riferimenti alla Palestina di 2000 anni fa. Una cura, una dedizione che il lettore apprezza.

Il racconto si snoda con la conoscenza del nuovo ambiente di lavoro da parte del legionario Tito, che rimpiange la Cesarea. Improvvisamente, viene ferito gravemente. Ecco che in suo soccorso arriva un ragazzo ebreo, che imponendogli le mani lo guarisce.
Di più, gli infonde una pace e un benessere mai provati prima, mentre gli parla nella sua lingua madre, e con la stessa cadenza del suo popolo. Questa è l'idea centrale del racconto. L'aria di casa, a coronamento delle cure e delle premure prestate.
Ancora prima di scoprire la sua miracolosa guarigione, Tito sente
pace, fresco, silenzio. Non c'era odio.
Bella anche l'idea di far dire tradurre a Gesù, dall'ebraico al latino, la sua presentazione.

Grazie di questa "perla", Alberto. :)

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