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Re: [CP8] Da galassie remote

Adel J. Pellitteri ha scritto: ven ott 28, 2022 7:55 pm Grazie infinite per l'apprezzamento. 
Una volta ad un concorso di poesia e narrativa ( io partecipavo per la narrativa) uno dei  guidici finita la premiazione concluse il suo intervento dicendo "Voi scrivete poesie, ma sappiate che poeti ne nascono uno o due ogni centi anni. La platea raggelò, mentre io da allora ho smesso di sentirmi poeta.  <3
Secondo me sbagli. Non si tratta di sentirsi grandi poeti, ma... semplicemente... poeti.
Come c'è cuoco e cuoco, come c'è sarto e sarto, c'è chi, da semplice poeta, è attraversato, nei suoi scritti, da una sensibilità che altri gli riconoscono.
Così è per te, cara @Adel J. Pellitteri  <3

Re: [CP8] Da galassie remote

Mi è piaciuta la costruzione di questa poesia, @Adel J. Pellitteri   :)

Hai messo insieme bene e male, creatività e bombe, preziosità del tempo e guerra.

L'uomo che si crede Dio, in ogni tempo e in ogni luogo: in ogni galassia, remota o attuale.

Come sempre, scorgo una sensibilità poetica che percorre i versi, che ne cura l'enfasi, specie nella conclusione. Brava!

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