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Re: [MI153] La notte dei cani soli

Alba359 ha scritto: mentre l’immagine scura dei suoi contorni vola a sfogarsi contro le stelle.
Alba359 ha scritto: A sud i banani si stirano le foglie e gli uccelli fanno la spola dal nido alla preda. La bellezza non ha libri antichi sui quali giurare, non risente delle vesciche dei piedi scalzi, e delle pance vuote e dei territori da spartire e dei nostri tormenti umani.
Alba359 ha scritto: Oggi non si spara, oggi si cerca il cibo, l’acqua e le medicine; ci si arrende, sempre poco a poco, al tempo che passa? alla tregua? alla fine della guerra? Non si vede il rosso degli incendi nelle case e non si sentono più le grida dei feriti. È per questo motivo che la mia città stamattina sembra distratta. Non si combatte e Lei ha girato lo sguardo alle sue spalle, ferita, si è tutta accucciata, si è raccolta stretta stretta, dai tetti sfondati alle macerie sull’asfalto: poggia in mezzo allo sfacelo ma non lo vede. Eppure, a nord, le file dei profughi sono già grosse, le pale degli elicotteri la scuotono, la sorvegliano dal cielo. Passano in rassegna le strade e le campagne e Lei trema, girata verso sud. Anfibi e mitragliatori, ai posti di blocco, la fanno arrendere più di quanto non abbia già fatto, ma Lei guarda lontano, verso il lago e i banani che si piegano al vento, senza resistere: stanno al gioco, alle regole antiche che creano bellezza.
Un racconto "Dopo l'ennesima battaglia" ambientato in luoghi che vivono il "prima", il "durante" e il "dopo" e daccapo si ricomincia.
Anche l'idea del titolo mi piace. E i brani sopra citati per me sono i pezzi pregiati del tuo lavoro. Complimenti anche per averlo concepito e strutturato nei tempi brevi di un MI!
Soprattutto, mi preme dirti, @Alba359, che hai scritto un grande racconto, magistrale.  (y)

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