Ciao,
@Anglares
Ho cercato un temporale estivo scritto da un grande. Per essere in tema.
L'ho trovato in una poesia di Luigi Pirandello. Sì, il grande drammaturgo del '900 era anche poeta.
Ecco la sua opera, per ispirarci un po'. Leggiamola.
Temporale estivo
I. (bróntola)
Ride bagnato, addosso a la montagna,
il borgo al temporal che or or si muta
altrove, in giú, verso l’ampia campagna,
col suo tendon di pioggia fitta e acuta;
rapido gli altri borghi vi guadagna
e a suo modo col tuon pria li saluta.
Qui odor di terra e l’acqua che ristagna
per rispecchiare il ciel donde e caduta.
Burbero un nuvolon brontola ancora,
dal temporal quassú lasciato indietro:
patir non sa che scomodato il vento
l’abbia per cosí poco: al suo scontento
sol però si commove ad ora ad ora
tra le bacchette mal commesso un vetro.
II (gràcida)
Ora gli alberi folti del viale
riversano, se l’aura un po’ li mova,
a scosse, crepitanti, giú la piova
che hanno accolta testé dal temporale.
E il tufo arsiccio immollano, dal quale,
se è ver qual sembra, una famiglia nova
di girini qua e là saltanti scova
a cui fu l’acqua spirito vitale.
E saprà d’acqua il gracidío sonoro,
allor che divenuti raganelle,
nel silenzio, al pio lume de le stelle,
su questi rami canteranno a coro,
e le udrà grato nelle algenti sere,
tornando al borgo alpestre, il carrettiere.