Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmMi convince, e possiede un fondo accattivante, il confronto tra l'estate che arriva sempre quando è il suo turno e l'"estate interiore", che invece è piuttosto capricciosa. Mi convince meno l'equiparazione netta tra "estate interiore" e "maturità". Ad esempio, se dovessi usare la stessa metafora, io utilizzerei l'inverno
Ho utilizzato la metafora dell'estate per fotografare la bella maturità di una persona, nel pieno rigoglio.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmImmagino che l'ossimoro sia voluto, ma non comprendo come si possa parlare in modo insieme "teatrale" e "naturale". Mi chiedo inoltre: perché la "sosia avanzata" non riconosce la "sé precedente"?
Ho voluto sottolineare che si può dare enfasi alla naturalezza. Con quel
Chi sei? la mia sosia avanzata pone una domanda pleonastica "rituale" per spingermi a dire che mi sto cercando, Entrambe ci siamo riconosciute: mi spiace non avere reso bene l'idea.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmCredevo che la prima cosa da fare in questo posto misterioso avesse una stretta connessione con l'estate/maturità personale. Ora, invece, "il vento" diviene protagonista.
Il vento, che dà il titolo al mio
racconto flusso di pensieri, è davvero il protagonista: sia quando è fermo, sia quando spinge, sia quando viene scavalcato. E c'è vento e vento, come spiego qui sotto, un vento da cui fuggo e un vento che mi ha "girato" in un altro punto di vista sulle cose:
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmPerché...
"In fuga dal vento del mio mondo, che ha ceduto il timone a un altro, arrivo qui e mi sento girata su una prospettiva diversa, su un'altra maniera di vedere le cose. Col tetto del cielo a un livello alieno."
Spero di essere stata più chiara.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmIl vento è dunque il vettore. Perché il vento? Se l'estate è la maturità, il vento di cosa è metafora? Sarebbe interessante saperlo proprio in virtù del fatto che esso, come dice la voce, in estate manca quasi del tutto.
E' il vento del cambiamento. Il vento che ci fa crescere. Anche quando sembra fermo, come nell'estate stagionale, sempre esiste:
sempre respira.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmL'io narrante è in fuga da un "vento diverso", e il "vento" è allo stesso tempo il vettore. Chi legge non comprende del tutto se si stanno componendo stratificazioni di significato da scoprire oppure no.
No: so che questo testo è complicato ma non ho composto "stratificazioni di significato" da scoprire. Almeno, non in modo cosciente.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmLa "sosia avanzata" continua l'interrogatorio, ma chi legge non acquisisce informazioni di sorta. Mi domando in proposito: perché il procedere "in diagonale", risposta non aderente alla realtà del viaggio ma comunque con un'accorta logica interna ("azzardo", dice infatti l'io narrante), avrebbe potuto significare trovarsi "a bordo di un mezzo vento-propulsore e con le lenti a contatto spazio-luce"? Sembra quasi di capire che, se realmente l'io narrante avesse viaggiato in diagonale, quella sarebbe stata la modalità. Ma chi legge non ha finora avuto sentore di un mondo futuristico, bensì, forse, di qualcosa di onirico.
Mah. Qui, per dire il vero, ho pensato al significato della formula "partire per la tangente", ma senza la sua valenza negativa. Per me, fare un viaggio in diagonale aiuta ad arrivare prima, dritti all'obiettivo, verso quello spazio luce dove cercare la propria libertà.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pm
Non mi è chiaro. Sembra si dica la stessa cosa in modalità diverse. Mi pare di ravvisare "l'incostanza" delle nuvole anche nell'azione "d’una nube che sforma e ricrea se stessa."
L'incostanza delle nuvole causata e subìta da agenti esterni non c'è nella "nube che sforma e ricrea se stessa". Questo è quello che volevo dire.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pm
Da cosa è rappresentato il "conformismo" cui si accenna, e in che modo è collegato all'azione di "ascoltare il vento" per poterne conoscere la direzione e quindi "scavalcarlo"? Tutto è solo accennato, sfiorato appena; nessun elemento viene approfondito affinché chi legge possa immergersi negli eventi e comprenderne la successione.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pm
Qui sopra scorgo quel didascalismo che a mio parere è di gran nocumento a ogni narrazione che non nasca già per quell'intento.
Hai ragione. Mi è sfuggito.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pm
Mi pare di ricordare una tua poesia dove compariva questa espressione.
E' nella mia firma. La uso per ricordarmi di restringere, relegare le negatività del mio mondo di modo che non dilaghino nel mio spazio.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pm"Perché voglio sciogliere i vincoli della routine in questo viaggio verso la luce.
C’è il cielo libero - accanto alle nuvole - quello che non pone filtri al sole e alle stelle, e oltre - a di là delle nuvole - lo spazio libero del cielo è totale.
Questo cerco nel viaggio verso il mio mondo libero: un altro spazio, al di là dei brandelli di pena - o di colpe o dei raggrumati pensieri che lo screziano, spinta dai venti della fame e del perdono - scavalcarli e trovarci - al mio livello di cielo, la mia anima... libera."
Per chiarezza, riporto qui sopra il finale di cui, qui sotto, mi chiedi una spiegazione ulteriore.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmQui l'io narrante dà una spiegazione "concreta", che però rimane a mio parere sospesa, non agganciata a ciò che la precede: quale si rivela essere "la posta in palio" citata sopra?
Concludendo, direi forse che il testo non tratta di un vero sogno né di un'esperienza metafisica né di una realtà aliena ma, come risponde qui l'io narrante, solo del desiderio di allontanarsi dalla routine, desiderio che si trasforma in un sogno a occhi aperti.
Ti ringrazio e ti saluto!
Ti posso dire la verità: per me non è un sogno, è un vero viaggio, periglioso, travagliato, trascinante e formativo, che mi sta portando, spinta dai venti del destino, verso la mia piena libertà interiore. Non ancora raggiunta.
Grazie, cara
@Ippolita, per avermi permesso di fare questo approfondimento, con le tue accurate osservazioni.