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Re: [N2022R] Sempre respira

Bob66 ha scritto: ven dic 30, 2022 3:50 pm @Poeta Zaza Ciao Mariangela. Per quanto l'impianto lessicale possa risultare sciolto e sicuramente "sentito", non mi pare che questo scritto possa definirsi racconto. Qui siamo più dalle parti della poesia, a mio avviso, sia come target letterario che tu stessa sembri esserti posta, sia come uso libero della forma. Non c'è trama, non ci sono personaggi, c'è l'autrice e l'autocertificazione di un chiaro intento introspettivo. Questo non inficia il valore dello scritto, certo, ma credo lo ponga un po' al di fuori del contest. Questa è solo la mia impressione, naturalmente; non tocca certo a me stabilire cosa è cosa. In ogni caso, sei sempre bella carica di energia e bella attiva, vedo :super: . Alla prossima.
Ho usato la tecnica narrativa del "flusso di coscienza", è vero  :si: , ma nel mio testo c'è il "viaggio", la "fuga", un "altro mondo".  :)

Grazie del tuo commento, @Bob66 , delle osservazioni e dei complimenti.  :sss:

:ciaociao:  Roberto!

Re: [N2022R] Sempre respira

Kasimiro ha scritto: gio dic 29, 2022 10:08 pm Ciao @Poeta Zaza un testo coraggioso. L'ho letto diverse volte per cercare di cogliere le sensazioni che volevi trasmettere. Forse io, in questo momento, non sono in sintonia con questa dimensione spirituale e faccio più fatica a lasciare la mente come la tua protagonista. Ma si intuisce il disagio per il mondo da cui vuole scappare. Vengono da porsi molte domande; lasci il lettore sospeso, con un messaggio di speranza da un lato, ma anche di sconforto.
Ho trovato bella questa lirica introspettiva e mi ha anche un po' spiazzato.
A presto.
Grazie, @Kasimiro   :)

Volevo narrare di un viaggio di maturazione interiore, ma ci sta anche la fuga da un mondo con strane e incombenti nuvole. 

Re: [N2022R] Sempre respira

bestseller2020 ha scritto: gio dic 29, 2022 6:09 pm ciao @Poeta Zaza . Solo l'incipit basta per capire il contenuto del tuo racconto. E come al solito usi le armi di cui disponi. Certo, è pesante da leggere e comprendere, però è da apprezzare l'elaborazione spirituale di questa rappresentazione "metereologica". Aggiungerei, per onore di cronaca, che le nubi acquistano un colore diverso a causa della esposizione al sole. Ecco, il sole non compare in questa tua rappresentazione: come mai?  Infatti, il sole, con i suoi raggi, rende le nubi dell'orizzonte di un grigio scurissimo. Strano, però è così. Togli la luce e le nuvole tornano al grigio naturale, chiare. Metaforicamente parlando, assimilo la luce alla "dura realtà" che mostra le difficoltà della vita mostrandole ancora più forti. E il buio? Questo diventa l'ostacolo alla realtà! Infatti, ai depressi da fastidio la luce: prediligono il buio. Anche per  "l'estate" è la stessa cosa, per i depressi. Scusami se ti ho fatto questi paragoni, ma dato che sei stata una formidabile osservatrice del cielo, ho voluto contribuire anch'io, a metterci qualcosa. Ciao Mariangela <3
Grazie, caro @bestseller2020  :)

Le nuvole bianche coprono come un filtro il sole che le irradia - però hai ragione, parlo solo alla fine del sole, qui:
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pm"Perché voglio sciogliere i vincoli della routine in questo viaggio verso la luce.
C’è il cielo libero - accanto alle nuvole - quello che non pone filtri al sole e alle stelle, e oltre - a di là delle nuvole - lo spazio libero del cielo è totale.

Re: [N2022R] Sempre respira

Edu ha scritto: mer dic 28, 2022 4:17 pm Ciao carerrima @Poeta Zaza .
Molto metafisico questo racconto, e molto nebuloso, hanno detto bene in precedenza. Beh, trattandosi di un altro mondo, di un'altra dimensione mentale, mi sembra di capire, ci sta che sia così. Non mi è dispiaciuto l'andamento per suggestioni e immagini, con ben poco di narrativo, perché l'ho trovato funzionale a rendere il senso di straniamento di fronte a questa realtà altra.
E ti dirò, visto che anche le parti in prosa sono liriche, stavolta non mi ha disturbato come al solito la commistione di parti in prosa e parti in versi.
Certo qualche neo c'è pure, perché nella confusione generale alcuni elementi tornano poco, come la voce della sosia (concordo che la parlata in uno naturale e teatrale stona molto, toglierei).
A rileggerti  :)
Grazie a te per il passaggio, mio carerrimo @Edu  :)

Re: [N2022R] Sempre respira

Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmMi convince, e possiede un fondo accattivante, il confronto tra l'estate che arriva sempre quando è il suo turno e l'"estate interiore", che invece è piuttosto capricciosa. Mi convince meno l'equiparazione netta tra "estate interiore" e "maturità". Ad esempio, se dovessi usare la stessa metafora, io utilizzerei l'inverno
Ho utilizzato la metafora dell'estate per fotografare la bella maturità di una persona, nel pieno rigoglio.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmImmagino che l'ossimoro sia voluto, ma non comprendo come si possa parlare in modo insieme "teatrale" e "naturale". Mi chiedo inoltre: perché la "sosia avanzata" non riconosce la "sé precedente"?
Ho voluto sottolineare che si può dare enfasi alla naturalezza. Con quel Chi sei? la mia sosia avanzata pone una domanda pleonastica "rituale" per spingermi a dire che mi sto cercando, Entrambe ci siamo riconosciute: mi spiace non avere reso bene l'idea.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmCredevo che la prima cosa da fare in questo posto misterioso avesse una stretta connessione con l'estate/maturità personale. Ora, invece, "il vento" diviene protagonista.
Il vento, che dà il titolo al mio racconto flusso di pensieri, è davvero il protagonista: sia quando è fermo, sia quando spinge, sia quando viene scavalcato. E c'è vento e vento, come spiego qui sotto,  un vento da cui fuggo e un vento che mi ha "girato" in un altro punto di vista sulle cose:
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pmPerché...
"In fuga dal vento del mio mondo, che ha ceduto il timone a un altro, arrivo qui e mi sento girata su una prospettiva diversa, su un'altra maniera di vedere le cose. Col tetto del cielo a un livello alieno."
Spero di essere stata più chiara.

Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmIl vento è dunque il vettore. Perché il vento? Se l'estate è la maturità, il vento di cosa è metafora? Sarebbe interessante saperlo proprio in virtù del fatto che esso, come dice la voce, in estate manca quasi del tutto.
E' il vento del cambiamento. Il vento che ci fa crescere. Anche quando sembra fermo, come nell'estate stagionale, sempre esiste: sempre respira.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmL'io narrante è in fuga da un "vento diverso", e il "vento" è allo stesso tempo il vettore. Chi legge non comprende del tutto se si stanno componendo stratificazioni di significato da scoprire oppure no. 
No: so che questo testo è complicato ma non ho composto "stratificazioni di significato" da scoprire. Almeno, non in modo cosciente.  :facepalm:
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmLa "sosia avanzata" continua l'interrogatorio, ma chi legge non acquisisce informazioni di sorta. Mi domando in proposito: perché il procedere "in diagonale", risposta non aderente alla realtà del viaggio ma comunque con un'accorta logica interna ("azzardo", dice infatti l'io narrante), avrebbe potuto significare trovarsi "a bordo di un mezzo vento-propulsore e con le lenti a contatto spazio-luce"? Sembra quasi di capire che, se realmente l'io narrante avesse viaggiato in diagonale, quella sarebbe stata la modalità. Ma chi legge non ha finora avuto sentore di un mondo futuristico, bensì, forse, di qualcosa di onirico.
Mah. Qui, per dire il vero, ho pensato al significato della formula "partire per la tangente", ma senza la sua valenza negativa. Per me, fare un viaggio in diagonale aiuta ad arrivare prima, dritti all'obiettivo, verso quello spazio luce dove cercare la propria libertà.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pm
Non mi è chiaro. Sembra si dica la stessa cosa in modalità diverse. Mi pare di ravvisare "l'incostanza" delle nuvole anche nell'azione "d’una nube che sforma e ricrea se stessa."
L'incostanza delle nuvole causata e subìta da agenti esterni non c'è nella "nube che sforma e ricrea se stessa". Questo è quello che volevo dire. 
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pm
Da cosa è rappresentato il "conformismo" cui si accenna, e in che modo è collegato all'azione di "ascoltare il vento" per poterne conoscere la direzione e quindi "scavalcarlo"? Tutto è solo accennato, sfiorato appena; nessun elemento viene approfondito affinché chi legge possa immergersi negli eventi e comprenderne la successione.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pm
Qui sopra scorgo quel didascalismo che a mio parere è di gran nocumento a ogni narrazione che non nasca già per quell'intento.
Hai ragione. Mi è sfuggito.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pm
Mi pare di ricordare una tua poesia dove compariva questa espressione.
E' nella mia firma. La uso per ricordarmi di restringere, relegare le negatività del mio mondo di modo che non dilaghino nel mio spazio.
Poeta Zaza ha scritto: sab dic 24, 2022 5:15 pm"Perché voglio sciogliere i vincoli della routine in questo viaggio verso la luce.
C’è il cielo libero - accanto alle nuvole - quello che non pone filtri al sole e alle stelle, e oltre - a di là delle nuvole - lo spazio libero del cielo è totale.
Questo cerco nel  viaggio verso il mio mondo libero:  un altro spazio, al di là dei brandelli di pena - o di colpe o dei raggrumati pensieri che lo screziano, spinta dai venti della fame e del perdono - scavalcarli e trovarci - al mio livello di cielo,  la mia anima... libera."
Per chiarezza, riporto qui sopra il finale di cui, qui sotto, mi chiedi una spiegazione ulteriore.
Ippolita ha scritto: lun dic 26, 2022 3:58 pmQui l'io narrante dà una spiegazione "concreta", che però rimane a mio parere sospesa, non agganciata a ciò che la precede: quale si rivela essere "la posta in palio" citata sopra? 
Concludendo, direi forse che il testo non tratta di un vero sogno né di un'esperienza metafisica né di una realtà aliena ma, come risponde qui l'io narrante, solo del desiderio di allontanarsi dalla routine, desiderio che si trasforma in un sogno a occhi aperti. 
Ti ringrazio e ti saluto!
Ti posso dire la verità: per me non è un sogno, è un vero viaggio, periglioso, travagliato, trascinante e formativo,  che mi sta portando, spinta dai venti del destino,  verso la mia piena libertà interiore. Non ancora raggiunta. 

Grazie, cara @Ippolita, per avermi permesso di fare questo approfondimento, con le tue accurate osservazioni. :flower: 

Re: [N2022R] Sempre respira

@Monica ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 am Ciao @Poeta Zaza e auguri!
Ricambio e ti ringrazio, cara @@Monica  :flower:
@Monica ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 amCredo che in questo tuo scritto tu sia riuscita davvero a “perdere la forma delle nuvole”.  Ci hai proposto un viaggio interiore, l’incontro tutto personale con una “te” avanzata, libera dagli schemi, svincolata dalla forma. Come, per esempio, in questi brevi versi. Il doppio inserimento dei due punti nello stesso pensiero. Conoscendo la tua precisione considero questa scelta non una svista ma una scelta precisa che sottolinea il meta-testo.
Sei acuta nelle riflessioni che fai sui miei versi. Parlo di due estati diverse. Del vento diverso, a volte fermo, ma che - sempre respira -. 
@Monica ha scritto: lun dic 26, 2022 6:42 amLa fuga dalle convenzioni, il desiderio di essere libera di esprimersi e di volare. Alla fine, il tuo è un messaggio universale. Chi non ha mai desiderato di pulire i pensieri e svincolarli dal “così fan tutti” ? 
Mi è piaciuta molto l metafora della nuvola che si trasforma a seconda del cento che la sospinge, i suoi cambi di colore a seconda dei pensieri che “nasconde”: l’ho trovata efficace ed evocativa.

Di sicuro una interpretazione degli ingredienti inaspettata. L’altro mondo resta “etereo”, un desiderio, un sogno. Non ha fisicità. 
Il viaggio è un viaggio mentale. Può starci. 
L’ingrediente “fuga” è quello che ho trovato più debole. Che stai fuggendo ce lo racconti, ma nel testo non sento l’ansietà, l’adrenalina che dovrebbe salire quando si scappa da qualcuno o d qualcosa.
Comunque, complimenti per il coraggio di osare, per aver lasciato “la tua anima libera”. 
La fuga può essere intesa da e verso una nuova dimensione.

[N2022R] Sempre respira

Spunti: Altri mondi - Viaggio - Fuga.

[N2022R] Sempre respira

L’estate c’è quando le tocca esserci. Quando vuole esserci c’è anche la nostra estate interiore, che corrisponde alla nostra bella maturità di persone.
Non muore mai l’estate, che sia quella stagionale che quella nostra interiore.
Si riaffaccia ciclicamente, la prima. Può affacciarsi in ogni momento, la seconda. Qui o altrove. 

Mi dici: il vento
non canta sopra i grilli:
sai che in estate
compare quando ha tempo.
Sai che l'estate
compare quando è il tempo... ma...


Sempre respira.

Il posto è misterioso: si rivela man mano. L'ombra di nuvola, che sfuma, più m'avvicino e più la riconosco: ha i miei contorni, che certo ha disegnato un vento diverso da quello da cui sono in fuga sin dall'inizio di questo viaggio. E la mia sosia avanzata mi interroga, come per un esame: il cuore mi batte con furia, perché so che la posta in palio è alta, avendola fissata io.

Chi sei tu? esordisce lei, con enfasi teatrale e naturale insieme.
"Sono qui per scoprirlo." rispondo.
Sai qual è la prima cosa da fare qui?
"Ascoltare il vento".
Cosa dice?
"Per ora sento che non canta sopra i grilli."
Perché, secondo te?
"D'estate non si muove, è pigro per il caldo."
Già: non si muove foglia.
"Comunque, mi ha portato lui qui. Ma adesso riposa."
Come sei arrivata?
"Andando in diagonale" azzardo, manco fossi arrivata a bordo di un mezzo vento-propulsore e con le lenti a contatto spazio-luce. In realtà, non so il tragitto che ho fatto, e con che mezzo, per trovarmi altrove.
Perché...
"In fuga dal vento del mio mondo, che ha ceduto il timone a un altro, arrivo qui e mi sento girata su una prospettiva diversa, su un'altra maniera di vedere le cose. Col tetto del cielo a un livello alieno."

Cosa vuoi?

"Mi voglio contagiare di nuove prospettive. Voglio perdere la forma delle nuvole, incostante, a meno che non sia la prospettiva balzana d’una nube che sforma e ricrea se stessa."
Di per sé, non accetto la forma della nuvola: è incostante. Si adatta al vento di brezza e di bufera: non ha una forma sua. E ascolto il vento, così sento dove va e posso provare a scavalcarlo. Sono in fuga da questo conformismo, da questi adattamenti. Corro i miei rischi a scavalcare il vento e non chiedo il perché del livello del mio cielo, quando è solo merito o colpa mia. "

Il perché te lo dico io. (sorride e annuisce la mia sosia avanzata, che mi sembra l'ombra chiara di una nuvola).

Ombra del vento è la nuvola: lei lo copre mentre lui la sposta.
Se è leggero e mite, lei sarà bianca, attraversando il cielo, colpita da trame dorate. Se il vento è violento e selvaggio, le farà bufera, la scurirà mentre la trascinerà sullo sfondo antracite del cielo, sino a confonderla con gli altri nembi.

Rispondo cogliendo il suggerimento: "Così coi buoni pensieri e l’idea che li illumina: questa li copre di luce mentre li fa camminare verso la direzione voluta. O sono loro fatti di vento proprio e la nuvola luminosa dell’idea li fascia. Diverso è coi cattivi pensieri."

Perché? (sembra che mi legga dentro o che ci stia scrivendo),

Le rispondo:
"Perché i pensieri persistenti e rappresi si affacciano alla mente ad estromettere persino la parvenza, congelata e incagliata, di un’attenzione altrove. Sono come fosche nuvole che coprono ogni luce sulla volta celeste, raggrumate in un cielo fermo e pesante. Che fare? Cucio i bordi dell'ombra e non dilaga?
Magari il mio viaggio non avrà la destinazione compiuta che vorrei, ma io mi protendo per vedere quest'altro livello di cielo.
Ecco cosa sono venuta a cercare qui: come scavalcare le ombre del vento."

Perché? (mi spinge a una conclusione).

"Perché voglio sciogliere i vincoli della routine in questo viaggio verso la luce.
C’è il cielo libero - accanto alle nuvole - quello che non pone filtri al sole e alle stelle, e oltre - a di là delle nuvole - lo spazio libero del cielo è totale.
Questo cerco nel  viaggio verso il mio mondo libero:  un altro spazio, al di là dei brandelli di pena - o di colpe o dei raggrumati pensieri che lo screziano, spinta dai venti della fame e del perdono - scavalcarli e trovarci - al mio livello di cielo,  la mia anima... libera."

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