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Re: Romanzo storico classico o... "diverso"?

Silverwillow ha scritto: mar dic 05, 2023 3:35 amSei fortunato: hai almeno una direzione. Io ho imparato a mie spese che vende di più un romanzetto scritto in quattro settimane di uno che ha richiesto mesi e lacrime, e che quindi non c'è nessun vero criterio. Farsi problemi su cosa scrivere per me è assurdo, visto che non c'è niente di certo, in un senso o nell'altro.
Sono fortunato, ma grazie a un'esperienza relativa a piccoli numeri e non significativa.

Re: Romanzo storico classico o... "diverso"?

Silverwillow ha scritto: lun dic 04, 2023 3:37 am .
Mettiamo in chiaro una cosa: se scrivi quello che vuoi scrivere, nel modo che vuoi, e avendo già in mente chi lo dovrà leggere, non te ne stai fregando dei lettori. Se scrivi bene, in modo coinvolgente, non te ne stai fregando. Se esprimi emozioni e verità universali (bene o male che ti riesca) non te ne stai fregando.
Scrivere ciò che si vuole scrivere non è un'offesa al lettore. Fregarsene dei desideri dell'autore e scrivere magari qualcosa di popolare ma buttato lì (spesso anche osannato dalle folle, non credere) per me è molto, molto più grave. Ma io sono idealista, quindi prendi tutto con le molle  :P 
Condivido. Il presupposto è scrivere come ti piace scrivere. Per fortuna, puoi decidere quale sia il modo migliore di farlo. A me piace avventurarmi, talvolta oltre le mie possibilità. Non so se capita anche a te di rileggere, scoprire che hai espresso una fetecchia (mi si perdoni il francesismo) e chiederti perché lo hai fatto. Quando non sei convinto, meglio accantonare, rifletterci un po' su e, spesso, appallottolare destinazione cestino. Il dubbio assilla e, come diceva mia suocera, che aveva studiato da sartina, cento misure e un taglio solo.

Re: Romanzo storico classico o... "diverso"?

Silverwillow ha scritto: dom dic 03, 2023 12:40 am
Ma il punto è questo: se una cosa interessa poco a te scriverla, perché dovrebbe interessare un lettore? 
La trama del romanzo mi piace, mi "interessa" molto scriverla e ho dei dubbi su come farlo nel modo migliore. 
(Migliore, si fa tanto per dire...)


Silverwillow ha scritto: dom dic 03, 2023 12:40 amNon è una formula certa (niente è certo nella scrittura) ma perché non provare?
Perché ho imparato a mie spese la differenza tra il proporre ai lettori un classico romanzo storico e un astruso divertissement dell'autore. E mi diverte comunque scrivere in entrambi i casi.

@Silverwillow , questo è il quinto romanzo che scrivo, e comincio a conoscere abbastanza bene i molti "errori"  e i  pochi "pregi" dell'autore
L'errore più grave è quello di fregarsene dei lettori...

Re: Romanzo storico classico o... "diverso"?

Mid ha scritto: ven dic 01, 2023 6:22 pm Secondo me la scelta della cornice dovrebbe essere guidata da un obiettivo narrativo che va oltre la semplice accessibilità, dal momento che stai di fatto aggiungendo elementi alla tua storia. Non è solo una questione di stile.
Mid ha scritto: ven dic 01, 2023 7:46 pm Se il prologo e i suoi personaggi hanno nella storia solo la funzione di contestualizzare la storia stessa, io li eviterei.
Nonostante lo abbia già scritto, credo che cestinerò il prologo. Un po' mi dispiace, perché il prof in questione sarebbe stato un bel personaggio. ma non indispensabile.

Silverwillow ha scritto: sab dic 02, 2023 1:17 am
Scusa la sincerità, ma è lampante che la tua preferenza va al secondo, al netto della vendibilità o meno. E forse per questo l'hai automaticamente presentato in un modo che risulta più accattivante anche per gli altri.
Sì, in origine la preferenza era per la seconda ipotesi. Tuttavia, temo che con un diario trasformerei il romanzo in un mattone, e lo farei solo per il "mio" piacere di arrovellarmi nelle difficoltà di un testo con richiami al volgare e innumerevoli note a piè di pagina per tradurre.  Con una similitudine impropria, come un jazzista incurante del pubblico e che esegua un virtuosismo per divertirsi. E non è detto che io sia un bravo musicista.

Continuerò riferendomi con una terza persona limitata al personaggio che avrebbe dovuto scrivere il diario. Alea iacta est.

Grazie!

Re: Romanzo storico classico o... "diverso"?

Mid ha scritto: ven dic 01, 2023 6:22 pm Il "professore" che trova il libri aggiunge qualcosa alla trama o al tema?
Il ritrovamento del professore è un escamotage per narrare in prima persona parte della trama. E, francamente, non ha altro scopo. In pratica, è un "prologo", che avrei già scritto, con un personaggio ben caratterizzato, ma che serve soltanto alla "bisogna", cioè per giustificare il diario.  
Il diario sarebbe interessante da scrivere, e spero pure da leggere, perché l'autore è molto particolare. 
L'alternativa è tagliare il prologo e procedere con una terza persona limitata.

Romanzo storico classico o... "diverso"?

È arrivato il momento di decidere.
Le possibilità sono due:
1) Un romanzo storico classico, scritto in terza persona, con un punto di vista ben delineato, che rispecchia i canoni previsti dalla maggior parte degli editori.
2) Un romanzo che miscela stili ed epoche diversi. Come? Un prologo dove un professore trova in una nicchia del muro della casa che ha appena acquistato un “libro” della fine del XIII secolo. Nei primi capitoli il romanzo è in terza persona, fin quando non arriviamo al personaggio che ha scritto il libro medievale. Da questo punto in poi la narrazione procede come diario personale del personaggio (particolare per i problemi di cui soffre) esclusivamente in prima persona. Mi tenta perché potrei divertirmi con il gioco della traduzione da parte del professore dal latino medievale all’italiano di oggi.

Classico storico o "diverso"? Per motivi di vendibilità, qualcuno sconsiglia la seconda ipotesi…
Come fareste?

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