Statistiche: Inviato da Poeta Zaza — sab mar 23, 2024 6:25 pm
Statistiche: Inviato da bwv582 — ven mar 22, 2024 11:09 am
Statistiche: Inviato da Atlab the Alchemist — gio mar 14, 2024 10:41 am
Statistiche: Inviato da Atlab the Alchemist — gio mar 14, 2024 10:40 am
Farei attenzione all'età del protagonista, quanti anni ha? Non sono riuscita a capirlo dall'uso del lessico, lo connoterei un po' perché sia subito chiara l'età.Diciamo che non puoi escludere a priori che anche un marito possa essere vessato (in senso buono) e che voglia fare uno scherzetto alla moglie che lo angaria!
Statistiche: Inviato da Poeta Zaza — mer mar 13, 2024 12:42 pm
Statistiche: Inviato da Almissima — mer mar 13, 2024 9:11 am
“Lo senti anche tu?” domandai. Le mani di Mario smisero di tamburellare sulla tastiera, la testa si girò nella mia direzione.“Che cosa?”“Questo sibilo.”“Sarà l’acqua che gira nei tubi, immagino” si rimise in posizione con un sospiro.Dialoghi realistici. L'incipit non fa mille preamboli annoiandomi fino all'esaurimento.Grazie!
Tastai il colletto della camicia ma le mie dita trovarono solo tessuto. Per un istante avevo pensato che qualcuno avesse potuto installare una qualche diavoleria tecnologica in grado di disturbarmi con quel rumore.
In questo paragrafo ho la consapevolezza che il racconto si mantiene fermo su ciò che vuole dire. La frase può essere scritta in cento modi più efficaci e la reazione sarebbe dovuta essere un pochino meno eccessiva ma i tempi narrativi sono corretti ed è questo che mi fa continuare la lettura.
Accesi il motore dell’auto e quello parve scomparire, come per magia. Forse alcune frequenze sonore avevano il potere di cancellarlo, almeno per un po’. Il traffico era il solito, le festività natalizie si avvicinavano a grandi passi, con il loro carico di zuccheri e incombenze sociali.
Anche in questo caso il paragrafo è sicuramente perfezionabile ma la narrazione continua a essere solida.
Il protagonista si auto-illude di poter non più sentire quel fischio. Fantastico! In pratica sento l'ansia del protagonista che sale: sono esattamente nella sua testa.
Ce ne sarebbero altri ma sono troppo stanca per proseguire, chiedo venia.“A proposito di questioni lasciate a metà, forse è arrivato il momento di preparare la cena. Questa sera ho una fame” strinse i capelli nel consueto elastico. La seguii in cucina.Preparammo tutto con cura, era un nostro momento che avevamo imparato ad apprezzare. Qualcuno da fuori avrebbe visto una piccola brigata pronta ad eseguire i compiti nel modo migliore.Il paragrafo in questione ha molti errori ortografici, di punteggiatura oltre che stilistici ma contiene anche un'immagine:'Qualcuno da fuori avrebbe visto una piccola brigata pronta ad eseguire i compiti nel modo migliore. 'E sai cosa? Io riesco a immaginarmela anche se non mi ha descritto nessuno dei personaggi presenti.
Statistiche: Inviato da DaZero — mar mar 12, 2024 10:25 pm
Come morbido questo cappotto, ne sente il profumo,Com'è
respira piano virgola grato che il prurito gli sia passato.
Che la puzza del sudore la preavvisi della sua presenza.punto interrogativo
non crede che l’odore lo tradirà
Si appoggia alla parete senza muovere i piedi.Complimenti! Mi hai fatto vedere e "sentire" l'effetto del riposo così ottenuto.
Proprio sul tavolo le aveva dimenticate, se le infila in tasca e torna di corsa al suo nascondiglio.Ti suggerisco un punto e virgola invece della virgola, oppure un punto esclamativo.
Adesso era è certo che l’avrebbe spezzata.Stai narrando al presente.
Le avrebbe fatto sentire assaporare il sapore della sconfitta.Mi sembra più adatto al sapore.
Adesso li sente si avvicinarsi. Sbircia in corridoio e vede che lei sta arrivando.Forse, potresti approfittare di questo momento per descrivere il fisico della donna.
Si sposta un po’ verso il bordo del cappotto e virgola senza esitazione, appena lei è all’altezza giusta, balza fuori.(devi aprire l'inciso)
Come urla, come strepita.Secondo me, la congiunzione avversativo rende meglio l'idea che, per quanto si dimeni, lei non riesca a toglierselo di dosso.
Ma non Non riesce a disarcionarlo.
Le mette le mani sotto le ascelle.Ti suggerisco i tre puntini di sospensione lì in mezzo.
“Smettila di farmi il solletico... sto per farmela addosso!”
“Solo se prometti che per due mesi sparecchi sempre tu e che vai anche a buttare l’immondizia e che non mi chiami mai più piccoletto davanti ai miei amici; e devi anche smetterla di spaventarmi quando esco dal bagno. Promettilo o non smetto!”Ti suggerisco di concludere con un abbraccio tra i coniugi, una riconciliazione foriera di un rapporto paritario e soddisfacente per entrambi.
“Prometto!”
Statistiche: Inviato da Poeta Zaza — mar mar 12, 2024 5:39 pm
Statistiche: Inviato da Adel J. Pellitteri — gio mar 07, 2024 12:45 pm
Statistiche: Inviato da Adel J. Pellitteri — gio mar 07, 2024 9:37 am
Statistiche: Inviato da DaZero — mer mar 06, 2024 12:56 pm
Afrodisiaca, bellissima e….terribileAttenzione a puntini di sospensione, che non devono essere mai più di tre.
Trapelava dal parabrezza un singolo raggio di sole. Vento da un finestrino appena socchiuso. Sui tuoi capelli si disegnava un intrico di luce di adorabile complessità.Un singolo raggio di sole non riesce da solo a generare un intrico di luce così ingarbugliato. "Adorabile complessità" sa di pubblicità e lo toglierei. Se aggiungi qualche raggio di sole e termini con "intrico di luce", è perfetto.
Te ne stavi seduta e composta quasi a sfiorare il sedileEccellente. Lei esiste ed è come una statua da adorare. Come nell'ode di Saffo.
Avevo sempre desiderato starti accanto. (...) Sei sempre stata nella mia testa, l’ultima immagine della sera e la prima del mattino. Non avevo mai osato chiedere il permesso di sognartiL'amore e le sue manifestazioni sono sempre le stesse eppure ogni volta nuove.
Forse avevo insistito per dartelo oppure eri stata tu a chiedermelo. Non ricordo. Ormai ero solo concentrato ad annullare me stesso per apparire neutro e distaccato.La confusione mentale ("non vedo più con gli occhi, mi rimbombano / forte le orecchie", Saffo), tipica dellinnamoramento, è ben rappresentata.
e io a pensare che eri bella come una giornata calda d’autunno.Sono d'accordo: le belle giornate d'autunno possono superare in bellezza (senz'altro in struggimento) le belle giornate di primavera.
Se mi avessi notato, avresti saputo che i cuori che non si toccano sono destinati ad essere per sempre il centro di galassie lontane.Ecco, qui sopra proprio non capisco cosa intendi dire.
Non avevo il diritto neanche di sfiorarti col pensieroDelicatezza e rispetto sono rappresentativi di un amore autentico.
Bellissima la voce che invadeva il piccolo spazio dell’auto, riuscivo a filtrarla dall’ambiente circostante facendone un segreto da custodire, la perla da difendere. Mi accorsi, per la prima volta, di esserne totalmente dipendente. E aveva la stessa intensità di un’onda del mare che accarezzava la sabbia silenziosamente, inevitabile e sincera.La dilatazione dell'istante e della sensazione dà la misura di quanto sia prezioso il sentimento.
Le tue mani sottolineavano i discorsi che facevi con piccoli movimenti gentili quasi per non offendere l’aria che sfioravano e dare troppa enfasi alle parole. Le guardavo muoversi e avrei voluto trattenerle per ricoprirle di piccoli baci e inebriarmi del loro profumo.Ogni gesto dell'amata, anche il più scontato, genera stupore e ammirazione.
Altre, cercavo il tuo viso con l’impazienza di colui che ha tante frasi da dire ma nessuna voce per pronunciarle.La mancanza della voce, rappresentata anche da Saffo ("se ti guardo / per un istante, non mi esce un solo / filo di voce"), aiuta a comprendere la profondità della passione.
Terribile fu l’attimo in cui scendesti dalla vettura e mi salutasti in fretta come facevi di solito. Riuscii a prenderti la mano per un paio di secondi. Almeno quella volta. Piccola e calda. Mi accorsi del tuo sguardo fragileDavvero terribile il momento della separazione. Essa pare eterna, anche quando si tratta di un banale saluto dopo un passaggio in macchina. Mi ricordi ancora Werther e Charlotte.
Forse che anche tu avevi bisogno di essere amata e protetta come me?Anche lei, come Charlotte.
Ti lasciai andare (...)L'anafora, figura retorica tipicamente poetica, sottolinea l'angoscia ritenuta.
Ti lasciai andare (...)
Ti lasciai andare gridando il tuo nome.
Dentro di me.
Statistiche: Inviato da Ippolita — ven mar 01, 2024 6:57 pm
Statistiche: Inviato da Poeta Zaza — mar feb 27, 2024 9:41 pm
Statistiche: Inviato da Almissima — mar feb 27, 2024 8:26 pm
Era una notte buia e tempestosa… e io sono il barone rosso seduto sul tettuccio di una cuccia per cani.Secondo me, quel "No, non è così" rafforza "l'invece".
No, non è così: invece sono io, qui fuori al freddo e che guardo fisso la finestra illuminata della baita davanti a me.
Ma cosa sto facendo esattamente qui virgola sdraiata nella neve?Non volendo dire "qui sdraiata" ti suggerisco quella virgola.
Quando ero sono arrivata mi ero sono lasciata cadere esausta nella neve soffice, felice di avere lo zaino pieno di provviste, di sentirmi protetta.meglio il passato prossimo perché adesso vivi il presente di una situazione che è cominciata nel recente.
Invece virgola nonostante la tuta, gli strati di pile e la coperta isotermica, il sudore mi si era gelato addosso.per aprire l'inciso
Ho dato tutto alla perpetua, che l’ha finito e adesso gira col mio maglione dei sogni.Mi chiedevo se avesse poi avuto una parte importante nel prosieguo, ma è solo un indicatore della solitudine della tua Alma. Brava!
Certo, io non dovrei nemmeno permettermi di criticare, visto che tutta la mia persona pare concentrarsi attorno all’ombelico.Simpatica questa immagine, anche per l'autocritica di Alma.
perché virgola se perdessi quei venti trenta chili, sarei meglio, ma molto meglio.aprire l'inciso
Non che sia colpa mia, avendo cinque fratelli è toccato a me curare mia mamma.ti suggerisco i due punti (esplicativi) invece di quella virgola
Il più grande all’università, adesso è ingegnere a Milano, che nemmeno so com’è fatta. Il secondo ragioniere, che lavora agli impianti di risalita. Il terzo geometra con il suo posticino in comune. Il quarto elettricista che ne servono sempre e il quinto boscaiolo come papà; e io, l’ultima, “non c’è bisogno che studi, bella come sei”. Così dopo le medie, due anni di segretaria di azienda e “finché trovi lavoro, stai dalla mamma e le dai una mano”.Una illustrazione familiare pratica e illuminante! Ok.
Mi chiedevo se la lingua fosse ruvida come quella dei gatti o morbida come la mia, se il sapore che avrebbe prevalso, sarebbe stato quello della birra, con cui aveva esagerato oppure dell’ultimo Jägermeister che aveva bevuto; forse ci sarebbe stata anche una nota di tabacco. Così quando mi ha preso la mano, con passo incerto, per portarmi dietro al tendone di velluto della sala parrocchiale, mentre io mi ripetevo che sarà romantico come nei film americani, e mi umettavo le labbra, terrorizzata all’idea di rimanere appiccicata a lui a causa delle labbra secche, mia madre mi ha raggiunto per salvarmi da quel molestatore ubriaco. Ma non mi stava molestando, era il mio principe azzurro per una sera.Anche questa situazione è illuminante per la situazione della bistrattata Alma, tenuta fuori dal mondo esterno con la forza della famiglia egoista
“Non devi buttarti via così”
Volevo giusto chiederle dove fosse la fermata di quelli giusti, la fermata con la panchina dove potevo sedermi ad aspettare, perché davanti a casa, ai piedi delle pareti di roccia, di certo non sarebbe passato nessuno, né giusto, né sbagliato.Una delle immagini che sai dipingere tu. Brava!
Quando è arrivata sul bordo si è ammutolita. Sembrava rinsavita di colpoCome in altre frasi, manca il punto finale alla frase sopra.
L’hanno trovata sei ore dopo, sfracellata, pare fosse morta sul momento.Devo dire, che, col senno di poi, conoscendo il tuo genere preferito come lo conosco ora, una conclusione del genere, dal tuo tipo di interpreti, me l'aspettavo.
Non sono andata a vedere. Sono tornata a casa, ho preso la Panda 4x4, il telefono ancora non ce lo avevamo, perché non serviva, e sono andata ad avvisare il soccorso alpino che mia mamma era scomparsa.Il finale è in linea con le premesse. Non ho appunti da farti e ci sta.
“Non so dove è andata: ero a fare la legna e quando sono tornata non c’era più.”
L’hanno trovata sei ore dopo, sfracellata, pare fosse morta sul momento.
I miei fratelli, bugiardi, non mi hanno più versato denaro, ma io ho amministrato bene quello di prima. Così sono andata a vivere in paese, ho ristrutturato la baita e la affitto solo ed unicamente a coppie.
Posso venire a spiare, a vedere cos’è l’amore, perché bisogna amarsi davvero molto per passare le vacanze da soli, isolati dal mondo.
Durante l’estate è stato facile, ma questa è la prima volta dopo una nevicata e dovrò anche stare attenta a non lasciare impronte.
Però ho già imparato un sacco di cose sull’amore.
È fatto di carezze, di baci, mani sulle guance, parole, abbracci, coccole, sguardi, di perdere il controllo davanti al camino, e - che imbarazzo! - non potevo nemmeno immaginare quante cose possono fare due corpi che si desiderano. Ma è fatto anche di tazze di caffè portate a letto e di tanto buon cibo.
E io sono forte nel fare buon cibo, per cui c’è ancora speranza, anche per me!
Statistiche: Inviato da Poeta Zaza — mar feb 27, 2024 12:38 pm